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Dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo essi sanno cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario.
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Maurizio Briglia

Amministratore

STORIA

chi-siamo

LA NOSTRA STORIAPASSIONE e CRESCITA

La SCAF nasce nel 1975 a Foggia come azienda di autotrasporti e grazie allo spirito audace ed imprenditoriale dei soci fondatori, si evolve fin da subito abbracciando nuovi settori come quello edile e del movimento terra. Negli anni, spinti dal voler raccogliere sempre nuove sfide, grazie anche alla continua e costante crescita, la SCAF si afferma come leadership sul territorio vantando oggi un'ampia flessibilità e disponibilità di risorse e mezzi.

A seguito di una nuova riorganizzazione aziendale, seguita da una forte implementazione di risorse e nuovi investimenti in attrezzature e mezzi d'opera iniziata nel 2019 e che continua ancora oggi, la SCAF è partner di importanti realtà nel settore delle telecomunicazioni per la quale segue l'intero workflow produttivo per la realizzazione delle infrastrutture della rete di connessione nazionale in fibra ottica.

231

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE e CONTROLLODECRETO LEGISLATIVO 231

 

IL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO ADOTTATO DA “S.C.A.F. SOCIETA’ COOPERATIVA APPALTATORI FOGGIA A R.L.”

La Società, sensibile all’esigenza di assicurare condizioni di correttezza e di trasparenza nella conduzione degli affari e delle attività aziendali, a tutela della propria posizione ed immagine, delle aspettative dei suoi soci e del lavoro dei suoi dipendenti, ha ritenuto conforme alle proprie politiche aziendali procedere all’attuazione del Modello di organizzazione e di gestione previsto dal D.lgs. 231/2001 (“Modello 231”). In tale ottica la Società ritiene che detto Modello possa costituire un valido strumento di sensibilizzazione nei confronti di tutti coloro che operano nel suo interesse, affinché osservino, nell’espletamento delle proprie attività, comportamenti corretti e lineari, tali da prevenire il rischio di commissione dei reati contemplati nel Decreto 231/01 ed in genere di illeciti.

Il Modello 231 di S.C.A.F. si compone dei seguenti documenti:

  • PARTE GENERALE che introduce il sistema 231, ne indica la metodologia di realizzazione, istituisce l’Organismo di Vigilanza, elenca i reati previsti dal D.lgs.231/2001 e detta le linee guida per la formazione in materia;
  • PARTE SPECIALE la quale contiene i protocolli preventivi dei reati realizzabili, specifici per ciascuna attività a rischio;
  • CODICE ETICO che si propone lo scopo di assicurare che i valori etici della Società siano chiaramente definiti e rappresentino punto di riferimento imprescindibile della cultura aziendale, nonché lo standard di comportamento degli organi sociali, dei suoi dipendenti e di tutti coloro che, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, contribuiscono, con la propria opera, alla conduzione delle relative attività ed al perseguimento della Mission aziendale;
  • SISTEMA DISCIPLINARE il quale racchiude le misure adottabili nei confronti di chi, tenuto al rispetto del Modello, ne violi i contenuti;
  • ANALISI DEI RISCHI in cui sono espresse le evidenze delle attività condotte per la definizione del Modello.

L’ORGANISMO DI VIGILANZA

Contestualmente all’adozione del modello 231 il C.d.A. di S.C.A.F.  ha istituito l’Organismo di Vigilanza (OdV) contemplato dall’art. 6, comma 1, lett. b) del D.Lgs. n. 231/2001. L’OdV è un organo dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, cui è affidato il compito di vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del Modello 231. 

LE SEGNALAZIONI ED IL WHISTLEBLOWING

Tutti i destinatari del Modello (organi apicali, responsabili di funzione, dipendenti e collaboratori) possono trasmettere all’ODV, mediante mail all’indirizzo odv@scaf.pro  una serie di informazioni attinenti all’attuazione ed il rispetto del Modello 231. All’OdV, inoltre, devono essere indirizzate tutte le segnalazioni di illeciti dei quali dipendenti e collaboratori vengano a conoscenza nello svolgimento delle loro attività all’interno o per conto della Società. In quest’ottica il Modello 231 di S.C.A.F. è conforme alla normativa sul whistleblowing che tutela i segnalanti, sia rispetto alla loro identità che non può essere rivelata a nessuno (se non alle condizioni tassativamente indicate dalla Legge), sia con riferimento ad eventuali atti ritorsivi o discriminatori (dei quali è sancita la nullità) che potrebbero essere assunti nei loro confronti per effetto delle segnalazioni inoltrate.

CODICE ETICO - PARTE GENERALE

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